venerdì 21 febbraio 2014

Shimano Aspire 130 M: Una piuma di potenza



La serie Aspire in due pezzi vanta diversi modelli, di lunghezze e potenze variabili, sviluppate per il mercato britannico, sotto la collaborazione del noto long caster Peter Thain.
Purtroppo questi modelli sono ormai fuori produzione, sebbene è possibile trovare, con qualche difficoltà, delle rimanenze di magazzino o scavare nel mercato dell'usato, cosa non facile,dal momento che, chi la possiede se ne guarda bene dal liberarsene.
In questo articolo voglio presentarvi la 130 M, che posseggo ormai da diverso tempo, di questo modello era disponibile anche la versione da 14 ft, e la 14 ft MPT, nella quale "PT" stanno a identificare le iniziali del suo progettista, Peter Thain appunto.
Veniamo ai dati tecnici.
La canna è lunga 13 ft (3,96 m), composta da sue sezioni simmetrico che si congiungono tramite innesto a spigot, i materiali sono di primordine, carbonio alto modulo XT300, e come indicato sul fusto, a basso contenuto di resina (Low content resin), proprio grazie a questa tecnica costruttiva, simile a quella adottata successivamente da Century nella serie HPR (High Performance Resin), il fusto è dotato di una leggerezza sbalorditiva per una 8 oz di tale livello, appena, circa 540 gr. , questo dato salta subito all'occhio una volta presa in mano, tanto che si rimane quasi perplessi da tanta leggerezza, è sufficiente frustarla a vuoto per rendersi conto della risposta secca e reattiva.
L'azione è spiccatamente J curve, il manico è piuttosto duro, è conico, sopra la guaina, oltre la greca, di diametro di circa 23 mm.
Le sezioni sono raccordate splendidamente, con grande continuità, fino alla cima, che pur essendo full carbon, mantiene comunque le caratteristiche di match, ma collabora con l'arco, garantendo un recovery tip eccellente.
La componentistica è di primordine, anelli Fuji Sic gun smoke, le legature, con sotto anello, sono ben eseguite, anche se un po' ciccione, si avrà sicuramente beneficio, come farò io in seguito, a snellirle, rendendole sicuramente più in sintonia con l'eleganza del fusto, un lavoro già eseguito da mio fratello per la coppia di un amico, con ottimi risultati, sia estetici che di peso, sono stati eliminati una decina di grammi dalla cima.
A sinistra il risultato dopo il rebuilding

 

La canna si adatta benissimo a tutti gli stili di lancio con rotazione, sia ground che aerializzati, sicuramente necessita di una buona tecnica di base, tuttavia non è ostica, con qualche accorgimento sul timing, vista la sua rapidità, si possono apprezzare doti balistiche veramente eccezionali per una canna da pesca, che è in grado di gestire dai piombi più leggeri a quelli più pesanti, garantendo sempre una risposta secca e ottime distanze, nelle mani migliori, è stata in grado di fruttare oltre 240 metri con i 150 grammi in pedana, colpiscono anche i 217 metri con 75 gr., questo conferma come tutta la canna, compresa la cima, resistuisca potenza al piombo.
In pesca non teme grossi inneschi e piomboni, rapida, ma anche potente, e dotata di un nerbo che gli permette, all'occorezzenza di gestire grosse matasse d'alghe e di scalzare piombi da tenuta senza alcuna difficoltà, il peso irrisorio è un'ulteriore vantaggio in queste situazioni, del quale il pescatore non potrà che giovare.
La cima asseconda i treni d'onda e segnala le tocche egregiamente, è una vera è propria canna da surf, ma le sue capacità balistiche, la sua leggerezza e sensibilità, non la fanno sfigurare nella paf a lunga distanza, ovviamente qualora si ambisca a prede di taglia.








Una vera fuoriclasse nella sua categoria, uno strumento che si fa apprezzare nelle mani del surfcaster evoluto, dispiace che la Shimano non abbia proseguito su questa strada, indirizzando i nuovi progetti ad un mercato, sicuramente più eteronegeneo, ma perdendo quella fetta di utenti amanti delle rip in stile UK.


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