martedì 27 gennaio 2015

TEC: Nuovi sviluppi sul tema bait clip

T.E.C. acronimo di tail ejector clip, questo è il nome con il quale ho battezzato questo piccolo accessorio.
La costruzione di bait clip, è un attività alla quale ho sempre dedicato particolare attenzione, diverse sono state le soluzioni sviluppate, tutte nel complesso valide, alcune in particolare, tanto che qualcuno ha visto bene di divulgarle in maniera più o meno ambigua, lasciando intendere come propria la paternità dell'idea, ma si sa, la strada dei furbetti spesso è breve e senza sbocchi...
In questa ricerca, tuttavia non sono mai rimasto completamente soddisfatto, l'obbiettivo prefissato è sempre stato quello di realizzare qualcosa di semplice, funzionale e durevole, riducendo al minimo qualsiasi margine di perfettibilità.
Ripenso alle precedenti soluzioni e mentre armato di carta e matita cerco di buttare giù qualche bozza, l'occhio cade sulla cassetta dalla quale scorgo alcuni monorip realizzati tempo fa, ma che conservo ancora quasi come cimeli.
Rifletto sul fatto che non ostante i bai clip di nuova concezione vantino meccanismi di sgancio affidabili, sono scomparse nella travistica moderna i tail stabilizzatori che hanno reso celebri soluzioni come il monorip, particolare questo che ne rappresentava uno dei punti di forza e che reputo validissimo tutt'ora.
Perchè non cercare quindi di riproporne i pregi rivisitando il tutto con materiali durevoli come l'acciao inox ed una clip ad impatto nuova?
Ecco che dopo un felice momento creativo nasce il "TEC", un tail stabilizzatore dotato di aggancio rapido e bait clip ad impatto.

mercoledì 7 gennaio 2015

Un premio tra le alghe

05/06-01-2015.
Finalmente si riprende mano alla sezione report, la stagione in corso, non ci ha visto protagonisti, per diverse ragioni, in primis la difficoltà di ritagliarci qualche spazio da dedicare al surf e i pochi tentativi fatti, in condizioni sempre particolarmente anomale, non hanno prodotto risultati significativi tali da essere documentati.
Le poche scadute affrontate, sono state caratterizzate da tonnellate di alghe e forti e persistenti correnti, scadute con periodi d'onda altissimi se rapportati all'altezza, mare nervoso dall'inizio alla fine.
In virtù di queste considerazioni è da tempo che l'attenzione si è ormai spostata su altre fasi, ma spesso ciò che si pianifica non sempre combacia con le disponibilità, ed eccoci pronti ad affrontare un altra scaduta di maestrale, che dati meteo alla mano, potrebbe rivelarsi parecchio insidiosa.
Il parco scelte è ristretto e non può discernere dalla consapevolezza di dover rinunciare a molti spot ormai completamente presi d'assalto, non ostante il tempismo sull'orario di partenza, anche lo spot scelto non sarà esente da questo problema.
Arrivati in loco, constatiamo, oltre la presenza massiccia di alghe, che molte postazioni tendenzialmente valide sono occupate, tuttavia scorgiamo un varco con un settore interessante, non ci resta che prepararci ad una lunga camminata.
Davanti a noi partendo da valle verso monte, una punta con un canale perpendicolare ancora non delineato, un inframezzato, una punta. La speranza è che la punta a monte possa fare da argine alle alghe, il mare è ancora molto irregolare e le incognite sono tante, non ci resta che attendere un evoluzione in positivo.
Rimaniamo fuori pesca per gran parte del tempo, le alghe iniziano ad essere scaricate sui lati a monte delle punte, lo interpretiamo come un buon segnale, e attendiamo speranzosi di poter entrare in pesca nelle prossime ore.