Finalmente si riprende mano alla sezione report, la stagione in corso, non ci ha visto protagonisti, per diverse ragioni, in primis la difficoltà di ritagliarci qualche spazio da dedicare al surf e i pochi tentativi fatti, in condizioni sempre particolarmente anomale, non hanno prodotto risultati significativi tali da essere documentati.
Le poche scadute affrontate, sono state caratterizzate da tonnellate di alghe e forti e persistenti correnti, scadute con periodi d'onda altissimi se rapportati all'altezza, mare nervoso dall'inizio alla fine.
In virtù di queste considerazioni è da tempo che l'attenzione si è ormai spostata su altre fasi, ma spesso ciò che si pianifica non sempre combacia con le disponibilità, ed eccoci pronti ad affrontare un altra scaduta di maestrale, che dati meteo alla mano, potrebbe rivelarsi parecchio insidiosa.
Il parco scelte è ristretto e non può discernere dalla consapevolezza di dover rinunciare a molti spot ormai completamente presi d'assalto, non ostante il tempismo sull'orario di partenza, anche lo spot scelto non sarà esente da questo problema.
Arrivati in loco, constatiamo, oltre la presenza massiccia di alghe, che molte postazioni tendenzialmente valide sono occupate, tuttavia scorgiamo un varco con un settore interessante, non ci resta che prepararci ad una lunga camminata.
Rimaniamo fuori pesca per gran parte del tempo, le alghe iniziano ad essere scaricate sui lati a monte delle punte, lo interpretiamo come un buon segnale, e attendiamo speranzosi di poter entrare in pesca nelle prossime ore.
Il sole intanto cala, non sembra presentarsi un accenno di svolta, al contrario la punta a valle inizia a tranere gosse quantità d'alga che si deposita in battigia da valle verso monte, dopo un piccolo pattugliamento nei dintorni, decidiamo di spostarci prima che la fascia davanti alla postazione venga completamente occlusa.
Rimontiamo la postazione 300m più a nord, io avrò una punta a sinistra, una buca e un inframezzato, Daniele è alla mia destra su un rettilineo, dopo qualche prova riuscirà a far lavorare con un minimo di autonomia il complesso pescante, calamaro e cannolicchio su short rovesciato e doppio short, oltre il frangente, davanti a me invece le cose si complicano e dopo essermi spaccato la schiena recuperando chili di insalata decido di attendere evitando di sprecare energie preziose.
Mi limitero a sondare di tanto in tanto il primo canale per monitorare la situazione. Pur essendo solitamente dotato di buona resistenza alle avversita, non nego di essere entrato in una fase critica, dove il controllo dei nervi è ormai precario!
Finalmente la divinità alla quale insistentemente ho rivolto le mie "disperate preghiere", si degna di porgere un orecchio, riesco se pur a stento a battere nel primo canale, se non altro si allargano sensibilmente gli spazi operativi e dato che le esche generiche tornano puntualmente intonse, decido di giocarmi il jolli, piazzo un LA rovesciato con spike e anguilla guizzante sul primo canlale, la risposta sarà immediata, porto subito in secco una spigola poco sotto il chilo.
La slamo di fretta, riesco a recuperare l'anguilla e la rispedisco nel medesimo punto, non passano che una manciata di minuti ed ecco una altra bella piega.
Sembra roba di altro calibro, viaggia veloce in corrente, la seguo indietreggiando, assecondo qualche bella sfuriata sul gradino, attendo l'onda giusta e d anche questa è in battigia.
L'umore cambia, inizio a rilassarmi, mi subisco anche la manifestazione di disappunto di mio fratello, che oltre alla condizione avversa, ha dovuto subire per ore le mie imprecazioni e i miei slanci autodistruttivi.
Continuimao a dare fiducia al vivo, senza trascurare, la ricerca con le esche generiche, fasolare cannolo e calamaro, continuano a sondare i settori, il mare intanto continua a scendere, davantia me la situazione è fiacca, mentre la postazione di Daniele si conserva ancora una discreta frangenza, a questo punto, vista l'ipossibilità di effettuare altri spostamenti, ripongo l'ultima speranza in lui.
Finalmente anche Daniele viene premiato, purtroppo non con un pezzo da record, è un altra spigola gemella della prima fatta da me, vista la situazione è comunque un risultato di tutto rispetto, ma sopprattuto meritatissimo.
Cerchiamo di resistere finche la stanchezza e il freddo non prende il sopravvento, alle 4, ormai esausti riprendiamo la via del ritorno.
Il mare ha saputo sorprenderci, anche in un contesto tendenzialmente fallimentare, è riuscito a dare un senso a i nostri sforzi, non ostante la frustrazione stesse ormai prendendo il soppravvento, non ostante gli abbiamo urlato contro, lo abbiamo sentito distante, quasi nemico, egli ci ha elargito l'ennesima lezione, uno spunto profondo di riflessione, di questo ancora una volta gli siamo grati.
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