
Durante la bella stagione, la fantasia del surf caster viene messa a dura prova, sia per le mutate condizioni climatiche, sia per la difficoltà nel ritagliarsi un agolo dove esercitare indisturbati la propria passione, vista l'orda di bagnanti che invade le nostre spiagge per gran parte della giornata, costringendoci a rivolgere i nostri tentativi solo in notturna.
Eppure, ci sono specie che non disdegnano le alte pressioni e le condizioni di calma piatta, una su tutte la regina degli sparidi, "sua maestà l'orata".
Sono proprio i momenti con sole alto e acqua pulita, quando le nostre teste si arroventano sotto la calura estiva che lei diventa protagonista entrando in attività e rendendosi vulnerabile ai nostri inneschi.
Spesso abbiamo vagato invano nella ricerca di uno spot che ci permettesse di effetture qualche tentativo, finchè, non lo abbiamo trovato, per di più a pochi passi da casa.
Una spiaggetta stranamente ignorata sia dai bagnanti che da altri pescatori, sarà per la piccola camminata necessaria per arrivarci, sarà perchè le distanze operative non sono alla portata di tutti ma tant'è che è l'unica risorsa diponibile.
I realtà questo spot non è del tutto nuovo, ho avuto modo di concedergli qualche esperimento in passato, con risultati incoraggianti, perciò non sarà un operare a scatola chiusa, partiremo comunque con dei dati, da approfondire in seguito.
La carta della distanza sarà quanto mai richiesta, la spiaggia è bassa, per di più si estende un banco ampio sia in larghezza che in lunghezza, a circa 40/50m, al di sopra di esso la profondità non supera l'altezza delle ginocchia, con la bassa marea, anche meno.
E' perciò necessario scavalcarlo abbondantemete, cercando di spedire i nostri inneschi su una fascia di sabbia morbida, che si evidenzia ulteriormente quando giornalmente la brezza termica, increspa la superficie del mare.
Rip&rot rimangono a nostro fianco nell'impresa, con un buon ground raggiungiamo agevolmete la fascia interessata, salvo in alcuni casi in cui saremo costretti a ricorrere a lanci arealizzati come il pendolare, non tanto per questioni di distanza quanto perchè, la spiaggia tende a riempirsi di posedonia morta e con l'alta marea la fascia di sabbia sulla quale poggiare il piombo rimane sommersa.
L'impianto pescante sarà il classico LA da 2m o poco oltre, di 0/30 fluorocarbon, abbianato a uncini come Kamasan b900c o b980 del 4, e sakuma minimanta del 6 (che equivale ad un 4), in caso di lanci arealizzati ricorreremo alle soluzioni a doppio clippaggio.
L'esca regina, protagonita di queste uscite sarà il granchio, in particolare quello verde di laguna, che andremo a selezionare tra gli esemplari con capace di diametro simile a quello di una moneta da due euro.
Lo andremo ad innescare ad amo singolo con il sistema a cucitura, o con l'ago e fermaesca in caso di clippaggio.

Abbiamo cercato di coprire quante più ore di luce possibile, constatando come il picco di attività sia stato riscontrato a cavallo con l'acme di bassa, tra le due ore precedenti e le due successive, sopprattutto se corrispondente con le ore più calde della giornata, i cambi di luce non si sono invece dimostrati particolarmente produttivi.
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