giovedì 23 gennaio 2014

Quella speranza oltre l'onda

21/22-01-1014.
Scaduta, generata da una mreggiata di maestrale F6 iniziata il 20-01, con un picco di oltre 4m d'onda nella giornata del 21-01... Potevamo forse mancare?
Probabilmente si, visto gli impegni lavorativi, ma con un pizzico di fortuna e l'aiuto degli agenti atmosferici (pioggia), riusciamo a partire arrivando a destinazione prima che cali il sole.
Fattore quest'ultimo, estremamente importante, dato che giunti in loco, rileviamo la presenza massiccia di alghe che viaggiano da destra verso sinistra in banchi più o meno compatti e abbastanza estesi, alcuni settori, perartro interessantissimi, ne sono completamente saturi.
La scelta cadrà su un rettilineo,dove sembra le chiazze scure paiono meno dense e si alternano a qualche momento di tregua.
Si inizia a sondare con non poca difficoltà, unico settore che permette un azione di pesca quasi regolare, è il gradino, mentre nel primo canale e oltre il banco, lo spazio operativo si riduce drasticamente.

Il mare sembra comunque respirare bene, la speranza è che la corrente, spazzi prima o poi i fastidiosi banchi di poseidonia morta, ma la situazione è in continuo mutamento cerchiamo di sfruttare al meglio le chiazze di "pulito", la luce del giorno in questo, si rivela assolutamente determinante, cerchiamo di memorizzare più dati possibile, dato che questa opportunità non ci verrà concessa a lungo, con il buio se la situazione non evolve a nostro favore, sarà tutto più difficile.

Evitare le alge ci obbliga a continui recuperi e spostamenti, questo giocare a guardia e ladri ci costerà un dispendio di energie enorme, ma non abbiamo alternative.
Poco prima del calasole, constatiamo visivamente che la fascia oltre il frangente sembra essere momentaneamente sgombra, cerciamo di spedirci le strisce di seppia e i cannolicchi, facendo ricorso a tutte le nostre capacità balistiche.
Tutto sembra funzionare, finalmente Daniele spiaggia una spigola, che ha ceduto alle lusinghe di un cannolicchio freschissimo, pescato la mattina stessa.
Ritrovata la speranza, continuimo su questa linea, alcune belle piegate annunciano che è arrivato il mio turno, è un altra spigola, che mi farà tribolare non poco per stapparla ai marosi,
il nodo dello shock bloccato nel cimino dalle alghe, mi costringerà a diversi dietrofront fino a trovare l'onda giusta, mio fratello, accortosi delle mie difficoltà, si renderà utile, rimendiando in cambio un bel "bagnetto".



Finirà con un lieto fine e pesce all'asciutto, non atrettanto i piedi di Daniele immersi negli stivali colmi d'acqua.
Il buio ormai ci avvolge, le canne spiombano diverse volte, ma non a causa delle alghe, seppur ancora presenti, ma per le mangiate di qualche bello sparide, che lascia evidenti segni del suo passaggio nelle esche, ma esce indenne dall'inganno.
L'idillio purtroppo non sarà destinato a durare, la secondaria aumenta, la corrente inverte direzione, stiamo probabilmente subendo gli effetti di un canalone perpendicolare più a valle, ciò rimette in moto i banchi d'alga precedentemente spazzati e c'è li riporta indietro.
Non ostante le speranze la  situazione non sebra volgere ad un miglioramento, se è vero che ci vuole coraggio ad affrontare certe condizioni e caparbietà per trarne profitto, è anche vero che è buona cosa essere dotati del buon senso per capire quando è il momento di ritirarsi.
Salutiamo un mare aspro ma comunque magnanimo, non possiamo che ringraziarlo come sempre, con l'auspicio di reincontrarci quanto prima.

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